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La STAMPA

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2006-03-26

AVVENIRE

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2006-02-12

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BOLLETTINO

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2006-03-26

Dal Sito del Presidente Prodi

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2006-04-01

Le poche anticipazioni della trimestrale di cassa sono preoccupanti

1 Aprile 2006

"Le poche anticipazioni della trimestrale di cassa sono preoccupanti. I dati evidenziano un deficit al 3,8% sul Pil, con un ulteriore peggioramento rispetto al 3,5% previsto nel Patto di Stabilità e concordato pochissimi mesi fa con l’Unione Europea.

Seppure in assenza di cifre precise, sulla base di questo andamento del deficit non si può che prevedere un aumento del debito pubblico, debito che il governo si era invece impegnato a ridurre ad un tasso accelerato e che così salirebbe per il secondo anno consecutivo dopo un decennio di riduzioni ininterrotte.

Se a tutto questo – aumento del deficit, mancato aggiustamento, crescita del debito - sommiamo il sostanziale azzeramento dell’avanzo di bilancio che questo governo aveva ricevuto in eredità dalla stagione dei governi di centrosinistra abbiamo il segno chiarissimo di una fallimentare gestione dei conti dello stato".

 

CORRIERE della SERA

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http://www.corriere.it

2006-04-01

DAL

CORRIERE DELLA SERA

DEL 01 Aprile 2006

Tremonti a Cernobbio anticipa in una nota i dati definitivi

"Trimestrale, pesce d'aprile per Prodi"

Il ministro dell'Economia: "Nel 2006 deficit/Pil al 3,8%. Rientro deficit entro il 2007, la crescita del Pil scende dall'1,5% all'1,3%"

ROMA - Eccolo puntuale il "pesce d'aprile per Prodi" promesso da Tremonti in mattinata. Cifre ufficiali sulla situazione dei conti pubblici italiani: il rapporto deficit/pil nel 2006 sarà pari al 3,8% e la crescita del Pil è stata rivista all'1,3%, si legge in una nota consegnata dal ministro dell’Economia ai giornalisti nel corso del workshop Ambrosetti di Cernobbio. Una nota che, "date le pressanti ed elettoralistiche richieste di anticipazione", contiene alcuni dati che anticipano quelli definitivi.

La Trimestrale di cassa riporta "una previsione di indebitamento al 3,8%. Previsione che si reputa seria e coerente con i nostri impegni europei", si legge nella nota. Il pil nel 2006 scende dall’1,5% (dato previsto inizialmente dal governo e presentato a Bruxelles) all’1,3%: "Il quadro macroeconomico, coerentemente con le ultime previsioni della Commissione europea, ha rivisto la crescita del Pil all’1,3%" si legge .

La Trimestrale di cassa 2006 sarà "formalmente presentata al Parlamento al principio della prossima settimana - ha spiegato Tremonti - e dunque in linea con la tempistica tecnica e storica che caratterizza questo particolare tipo di documento". Nell’anticipazione si legge anche che il deficit 2005 chiude in linea con l’Istat al 4,1%, inferiore al 4,3% previsto. "Si conferma ancora una volta l’impegno - conclude la nota - assunto dall’Italia in Europa ad avanzare sul sentiero di rientro dal deficit eccessivo entro il 2007".

01 aprile 2006

l'UNITA'

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http://www.unita.it

2006-04-01

01.04.2006
Tremonti, trimestrale bluff. Prodi: fallimento. Ds: tarocco
di

Giulio Tremonti, dal workshop Ambrosetti a Cernobbio, ha tentato il bluff annunciando "un pesce d'aprile per Prodi". Uno scherzetto... "numeri buoni, solidi, numeri europei". Ma quali? Le anticipazioni sulla trimestrale di cassa fornite dal ministero del Tesoro dicono di un rapporto deficit-pil è al 3,8 per cento (contro il 3,9 previsto dal Fondo monetario internazionale), confermano al 2007 il rientro nei parametri di Maastricht. Ma tacciono sul macigno del debito pubblico, tornato a salire dopo 10 anni. Quanto al Pil, il Governo ha dovuto ridimensionare le proprie stime all'1,3 dall'1,5 delle previsioni iniziali del governo.

Insomma, altro che scherzetto. "Una trimestrale di cassa molto, molto, molto, molto, molto preoccupante", commenta Prodi, che attende "dati certi", ma già di fronte alle prime cifre non ha dubbi: "Già il dato iniziale desta una enorme preoccupazione perchè ci arriva una eredità pesante. È altissimo il deficit/pil al 3,8%. A dicembre eravamo al 3,5%. C'è uno 0,3% di differenza. Che altro posso dire? Bisognerà correggere la rotta in modo radicale".

Il leader dell’Unione non rinuncia a ironizzare: "Oggi di rosso ci sono anche i conti pubblici, sono diventati comunisti anche quelli...", dice. Ma il suo è un discorso serissimo: "Seppure in assenza di cifre precise, sulla base di questo andamento del deficit non si può che prevedere un aumento del debito pubblico, debito che il governo si era invece impegnato a ridurre ad un tasso accelerato e che così salirebbe per il secondo anno consecutivo dopo un decennio di riduzioni ininterrotte. Se a tutto questo - aumento del deficit, mancato aggiustamento, crescita del debito - sommiamo il sostanziale azzeramento dell'avanzo di bilancio che questo governo aveva ricevuto in eredità dalla stagione dei governi di centrosinistra abbiamo il segno chiarissimo di una fallimentare gestione dei conti dello Stato".

Dura replica a Tremonti dai Ds. L’ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco parla di "taroccamento" dei numeri. Pierluigi Bersani di "imbarazzato aggiustamento che non riesce a nascondere il disastro a cui siamo arrivati". Una nota della Quercia denuncia la "manipolazione politica dei dati" e mette in fila le vere cifre. Il Governo, si legge, "continua a sottostimare le
uscite per la sanità, a fronte di una previsione da parte delle Regioni superiore di oltre 5 miliardi a quella contenuta nel Bilancio dello Stato". Non solo: "Viene anche "dimenticato" di includere almeno una parte dei trasferimenti dovuti all'Anas, alle Fs, al Fondo per le Politiche Sociali e "si "dimentica" una parte delle risorse nazionali necessarie ad utilizzare i fondi strutturali europei (1,5 miliardi di euro), in mancanza delle quali le regioni del Mezzogiorno perderebbero preziosissimi finanziamenti comunitari".

Messe in fila tutte queste voci di spesa omesse da Tremonti, le cifre "già molto preoccupanti", peggiorano: fra "rigonfiamenti di entrate e di "dimenticanze"" il rapporto deficit/Pil sale al 4,5% e "il fabbisogno di cassa, la variabile decisiva per valutare la dinamica del debito pubblico, arriva al 6 per cento del pil arriva al 6 per cento del Pil".

Per Enrico Letta, responsabile economico della Margherita, "questo Governo lascerà un'eredità molto pesante al prossimo: gli italiani devono saperlo. Ciò che conta sono le cifre, non i discorsi. È importante che in campagna elettorale entri una riflessione chiara e netta sulle cifre certificate a livello internazionale e non su quelle ballerine che da mesi stanno drogando il dibattito del nostro Paese".

 

Il SOLE 24ORE http://www.ilsole24ore.com/

2006-04-01

1 aprile 2006
Trimestrale: nel 2006 deficit/Pil al 3,8%
di Nicoletta Cottone

"La Trimestrale? Un pesce d'aprile per Prodi.

Noi oggi anticipiamo dei numeri buoni, solidi numeri europei". Così il ministro dell'Economia Giulio Tremonti annuncia a margine del Workshop Ambrosetti di Cernobbio la presentazione dell'anticipazione della Trimestrale di cassa. Le previsioni di indebitamento sono al 3,8%, che Tremonti definisce "serie e coerenti con i nostri impegni europei" e ricorda l'impegno del Governo a una riduzione del rapporto deficit/Pil al 3,8% e al rientro del deficit eccessivo dello 0,8% annuo in due anni. Nell'anticipazione si legge che anche il deficit 2005 chiude in linea con l'Istat al 4,1%, inferiore al 4,3% previsto.

Vengono anticipati solo i dati essenziali: la Trimestrale sarà poi presentata formalmente in Parlamento all'inizio della prossima settimana. "Lo sviluppo previsionale sul 2006 - recita la nota - è come segue: il quadro macroeconomico, coerentemente con le ultime previsioni della Commissione Europea ha rivisto la crescita al 1,3%; nel quadro della finanziaria 2006 sono state introdotte le successive straordinarie revisioni contabili Istat e successive revisioni di contabilità Eurostat; questo determina una previsione di indebitamento al 3,8%. Previsione che si reputa seria e coerente con i nostri impegni europei".

"Si conferma - spiega il documento diffuso da Tremonti a Cernobbio - ancora una volta l'impegno assunto dall'Italia in Europa ad avanzare sul sentiero del rientro dal deficit eccessivo entro il 2007". Tremonti ha commentato che "i conti della trimestrale non sono quelli che il centrosinistra si aspetta, sono buoni e per questo saranno un pesce d'aprile per Prodi. L'Italia ha sempre mantenuto i suoi impegni in Europa".

Il ministro dell'Economia, poi, ha anche puntualizzato, in risposta alle polemiche sui presunti ritardi nella presentazione della Trimestrale, che il periodo normale di presentazione è l'inizio di aprile, citando le date in cui i precedenti governi del centro-sinistra presentarono le trimestrali: Dini il 3 aprile 1995 e il 24 aprile 1996, Prodi il 3 aprile 1997, D'Alema il 4 aprile 2000, Amato il 4 aprile 2001.


Dal canto suo Prodi ritiene che sia necessaria una correzione di rotta. ""Il 3,8% è un deficit altissimo - sottolinea Prodi - che va confrontato con il 3,5% di dicembre: 0,3 punti di differenza. Che altro posso dire? Bisognerà anche vedere i particolari e i dettagli, ma già il dato iniziale desta una enorme preoccupazione". Per il leader dell'Ulivo "ci arriva una eredità pesante; che significa necessariamente, facendo i conti anche se ancora non ci sono i dettagli, che c'è un aumento in assoluto di debito per il secondo anno. Bisognerà correggere la rotta in modo radicale".


Secondo Prodi si tratta di "una trimestrale di cassa molto, molto, molto, molto preoccupante".
Calca la mano anche l’ex ministro del Tesoro Vincenzo Visco (Ds). "Il rapporto deficit/Pil al 3,8% - commenta Visco - è un dato che Tremonti ha sicuramente taroccato". Secondo Visco "evidentemente sono state fatte delle pressioni politiche sulla Ragioneria Generale dello Stato. Il vero rapporto è al 4,5 per cento". Comunque, secondo Visco, si tratta di dati pessimi. "L'Italia - dice Visco - si era presentata a Bruxelles portando un obiettivo di crescita del Pil all'1,5% e un rapporto deficit/Pil al 3,5%. Invece, come si visto, gli ultimi dati parlando di un Pil all'1,3% e l'indebitamento al 3,8%. In questi anni Tremonti non ha mai colto una previsione, mentre noi, invece, non le abbiamo mai sbagliate".


Di parere opposto, ovviamente, il commento di Renato Brunetta, consigliere economico di Palazzo Chigi. "Coerentemente con gli impegni assunti dal governo in Europa - sottolinea Brunetta - la Trimestrale di cassa, anticipata oggi, dimostra che i conti italiani sono sotto controllo e nel pieno rispetto delle regole del patto di stabilita".

 

 

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